Riempire una volta al mese la sala di un cinema con un pubblico di giovanissimi ad ascoltare poesia. Sembra impossibile?

Non per il collettivo ViviDiversi che da qualche anno ha un grande obiettivo: restituire la poesia alle persone, avvicinare i più giovani a questo linguaggio, portare poesia e parole in ogni luogo.

In questo caso la cornice scelta è quella del Cinema Fulgor, che in questo ultimo anno ha ospitato le sei serate di “Latte Menta Poetry Slam” e la finalissima dello scorso 9 maggio.

Una finale a colpi di poesia con poche ma importanti regole: non superare i 3 minuti ad esibizione, utilizzare solo il proprio corpo e la propria voce senza musica o oggetti di scena, recitare testi propri.

Sei i performer a confrontarsi: Luca Cancian, Anna Donà, Francesca Fiori, Ciccio Rigoli, Alessio Genchi, Dario De Angelis.

Due Maestri di Cerimonia (Mc) d’eccezione: Lorenzo Mura, fondatore insieme a Laura Partisani di ViviDiversi, e Enrico Gregori del collettivo cesenate VoceVersa.

Un unico giudice: il pubblico. Cinque persone per ogni manche pronte a votare, come suggeriscono i due Mc, di impatto e con il cuore, senza pensarci troppo, lasciandosi coinvolgere da parole e emozioni.

Sul palco si alternano risate e commozione, temi più leggeri: dalle relazioni al tempo di Tinder a Britney Spears e temi di grande spessore: si parla di violenza di genere, dipendenze, solitudini, malattia mentale, Gaza.

Alcuni principi stanno alla base del Poetry Slam sin dalla sua nascita negli Usa: il potersi esprimere anche con pochi mezzi, il legame tra scrittura e performance, la riappropriazione degli spazi pubblici.

Perché è vero: abbiamo bisogno del pane e delle rose, di pragmatismo e bellezza.

A vincere la serata dello scorso giovedì è Alessio Genchi, attore e podcaster di origini pugliesi, che così ironicamente si racconta: “Alessio Genchi nasce, e già questo è un evento che gli mette molta ansia. Per non peggiorare la situazione entra in modalità aereo per 37 anni, età fresca per il suo paese, e quindi, decide, pensate, di fare il successo e i soldi con la poesia. Perché? Come disse una grande saggia ‘la pietra è solo pietra e la goccia è solo acqua’ così de botto senza senso, un luminare”.

E questo “luminare” dopo la vittoria delle finali provinciali potrà accedere alla competizione regionale e, in caso di vittoria, raggiungere il torneo nazionale e internazionale di slam grazie alla Lips (Lega italiana Poetry Slam).

Ma gli appuntamenti proseguono anche a Rimini con uno slam a squadre il prossimo 22 maggio al Teatro Il Lavatoio (a Santarcangelo di Romagna).

Potete continuare a seguire le rocambolesche avventure di poeti e performer sugli account Instagram e Facebook del Collettivo. E nel frattempo ascoltare qualche assaggio delle loro voci e provare a indovinare i quattro significati di “ViviDiversi” e le mille immagini possibili contenute nel logo.

E ricordare che la poesia è di tutti, che può essere contemporaneamente cosa seria e divertimento, riflessione e risate, intrattenimento e atto politico.

Silvia Sanchini